IL SENTIERO DEI MIETITORI
DA FORCA DI PRESTA AL PASSO DEL GALLUCCIO
Attenzione: a causa di una frana causata dal terremoto del 2016, un breve passaggio di circa 15 m di lunghezza risulta essere difficoltoso. Si sconsiglia, in particolare, di NON frequentarlo nei periodi di pioggia o in presenza di rischio valanghe. “Arquata Potest” specifica in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.
Per il resto, trattasi di un itinerario facile che può essere percorso in entrambe le direzioni.
Questa camminata, che si svolge prevalentemente nel bosco, non è eccessivamente lunga ed è pressoché pianeggiante. I panorami sull’imponente e roccioso versante Sud-Est del Vettore, che incombe sulla Pineta, sono vari ed offrono suggestioni dolomitiche.
Itinerario:
(PARTENZA DA FORCA DI PRESTA)
L’indicazione che segna l’inizio del sentiero è costituita da una palina e da un pozzetto di raccolta acqua piovana situati sul lato destro della strada che sale a Forca di Presta, circa 4 km prima del valico. Più precisamente, superato il Rifugio “Mezzi Litri” e affrontata la successiva la curva a sinistra, salendo ancora 100 m troverete alla vostra sinistra un ampio spiazzo dove poter parcheggiare il mezzo.
Da qui attraversare la strada nel punto in cui il pozzetto in mattoni chiari con la bandierina bianco-rossa indica l’inizio del sentiero, che risulta evidente in quanto brecciato.
Dapprima le paline, e successivamente, una volta nella pineta, le bandierine continueranno ad indicare la via lungo la strada brecciata.
Poco dopo essere entrati nel bosco, si raggiunge facilmente Fonte le Càcere (acqua potabile).
Il paesaggio è sempre spettacolare e fiancheggia le falde del Monte Vettore suscitando grandissimo fascino.
In un paio di occasioni si incrociano delle piccole frane causate dal sisma del 2016: prestare attenzione (assolutamente sconsigliata la frequentazione durante i periodi di pioggia o col rischio valanghe).
Superate le falde del Vettore il sentiero rimane facilmente percorribile ed individuabile ma si restringe in larghezza, fino ad uscire dal bosco nei pressi di Colle Pisciano (1310 m), appena sopra il valico del Galluccio.
Giunti a questo punto troverete un bivio subito dopo aver attraversato una strettoia tra due colline. Qui bisogna svoltare a destra ed in soli 15 minuti sarete giunti a destinazione. Qualora proseguiate dritto, il sentiero continua verso Fonte Graniera nel territorio del Comune di Montegallo.
Il ritorno può essere fatto sul medesimo percorso.
Le specie di erbe e fiori che accompagneranno il vostro tragitto sono delle più numerose tra cui splendide distese di orchidee spontanee.
Questo è anche un tratto del GAS (Grande Anello dei Sibillini), percorso escursionistico di 120 km che abbraccia tutti i Monti Sibillini ed è suddiviso in 9 tappe. In particolare, questo itinerario, è una parte della tratta che da Colle di Montegallo arriva fino a Forca Canapine (Rifugio Colle Le Cese).
(PARTENZA DAL PASSO DEL GALLUCCIO)
Lasciata l’auto sullo slargo in corrispondenza del Passo del Galluccio (1197 m.), si percorrono poche decine di metri sulla strada in direzione di Pretare, e si imbocca sulla ds. una sterrata. In poco più di 1 km. di prevalente salita questa porta ad un intaglio (1270 m., in circa 30 minuti) tra la cresta erbosa ed un marcato colle sulla ds. (Colle Pisciano) dopo il quale la pista volge a sn. prima che questa torni a ds. la si abbandona per risalire a sn. un’altra pista dissestata sul fondo di una profonda incisione.
Seguire la pista e poi lasciarla subito quando volge a ds. per seguire un sentiero non molto evidente che si tiene in piano. Il sentiero percorre il versante a tratti perdendosi tra l’erba, a volte tra i cespugli.
Quando entra in una fitta macchia, si può seguirlo districandosi tra la giovane faggeta, o aggirare a monte i tratti più fitti.
Superata una selletta si prosegue mantenendosi sempre in quota, si attraversa una zona punteggiata di pini, che annunciano la successiva fitta pineta, ed infine si entra nel bosco di alto fusto dove il sentiero si fa finalmente largo e comodo come una pista. Occorre seguirlo (dopo poco, a ds. vecchia fonte con vasca) tenendosi a ds. all’incontro con biforcazioni ed attraversare tutto il versante, a tratti nel bosco, a tratti su prati aperti. Al termine una larga e comoda pista esce definitivamente dal bosco e giunge ad una fonte a trocche (Fonte delle Cacere ca. 1375 m, 1,45 ore dal Colle Pisciano).
Qui giunge la strada dell’acquedotto per la quale si è in breve alla provinciale che sale per Forca di Presta. Se si vuole raggiungere il passo è consigliabile tenersi ancora in alto risalendo a ds. dopo la fonte e proseguendo su tracce di sentiero. Occorre comunque scendere alla strada in corrispondenza del rettilineo che precede Sasso Tagliato, fino al Passo (1536 m, 0,40 ore in più).
Ringraziamo lo staff di SibilliniWeb per averci messo a disposizione parte del materiale contenuto all’interno di questa pagina.
L’itinerario è tratto da: “Parco Nazionale dei Sibillini: le più belle escursioni” di A. Alesi e M. Calibani; Società Editrice Ricerche.
Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.
Tempistica: 1h 50m
Distanza: 6,4 km
Dislivello: 274 m
Quota minima: 1263 m
Quota massima: 1537 m
Sentiero: G.A.S. (Grande Anello dei Sibillini)
Segnaletica presente: Sì