ANELLO DI PIEDILAMA
Itinerario breve e poco faticoso, percorribile anche in MTB. Di grande interesse paesaggistico in ogni stagione: nei mesi da aprile a giugno, ad esempio, consente di ammirare svariate specie floristiche caratteristiche del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In inverno, con buon innevamento, può essere percorso anche con le ciaspole. In autunno probabilmente esprime al meglio il suo potenziale grazie al foliage.
ITINERARIO:
Lasciato il mezzo presso l’area SAE di Piedilama (818 m), si sale verso la frazione per imboccare una delle prime vie interne sulla destra, caratterizzata dalla presenza di un palo con frecce direzionali. Da qui proseguire a sinistra e poi, raggiunte le ultime case del paese, al bivio successivo in leggera salita lasciate questa strada imboccando la carrareccia che sale a destra.
Si prosegue su questa raggiungendo un secondo bivio: occorre andare a sinistra, iniziando la salita verso Prato Comune, lungo una brecciata comoda e larga (la carrareccia a destra, invece, conduce a Borgo di Arquata).
Al successivo bivio, abbastanza ampio (837 m), si continua a salire a sinistra: poco dopo la strada perde pendenza, superando anche un piccolo ruscello che si guada facilmente (Fosso la Valle, 975 m) e ricominciando poi a salire.
Si raggiunge una croce metallica (1000 m, tipica croce installata sulle alture sovrastanti i paesi a simboleggiare il Monte Calvario e quindi la passione di Cristo), situata sul lato sinistro della strada. Continuare sulla carrareccia che in breve tempo mena ad un fontanile (Fonte Prato Grande 1038 m) e, dopo alcuni tornanti, a Prato Comune (1203 m).
Le frecce direzionali vi indicheranno di proseguire da qui verso sinistra, seguendo fedelmente la carrareccia per Colle Galluccio.
Oltrepassato un fontanile (1152 m), dopo circa 200 m, in corrispondenza di un evidente tornante a destra, si lascia la strada e si prosegue per il sentiero che scende verso sinistra (1175 m) verso Pretare.
Al bivio successivo si continua imboccando la strada che scende dalla Tesa. Da qui la strada in alcuni tratti è più stretta (possibile presenza di felci o erbacce). Al successivo bivio imboccare la strada che prosegue in piano a sinistra, superando il cimitero di Pretare per poi raggiungerne l’abitato (920 m).
Nei pressi dell’area SAE, appena dopo il Ristorante “Rifugio degli Alpini”, noterete sulla destra una stradina che lascia la SP89 costeggiando il parco comunale. Imboccatela, continuando a scendere.
Scendendo per un centinaio di metri lascerete sulla vostra destra alcune casette di rimessaggio e un depuratore, prima che il sentiero inizi ad entrare nel bosco alternandosi a prati.
Continuare il tragitto facendo attenzione alla segnaletica orizzontale lungo il tracciato che prosegue verso sud, superando le rovine di un antico mulino (evitare di avvicinarsi in quanto la struttura è pericolante), fra tratti di bosco e aperture sulla vallata, quasi in parallelo al Fosso della Pianella e alla SP89 che collega le frazioni.
Circa a metà del percorso vi imbatterete in Fonte Sant’Egidio, una pòlla di acqua potabile che sgorga ai piedi di un’enorme roccia a formare una grotta.
Ai piedi della stessa è stata collocata una statua dell’omonimo santo, patrono di Piedilama.
Gli abitanti di questa frazione ritenevano la fonte miracolosa ed erano pertanto soliti utilizzarne le acque per gli impacchi o per dissetare i malati.
Superata la fonte, si continua a scendere in direzione sud passando prima su una passerella che costeggia un fosso (abbastanza ricco di acque a primavera, quando occorre prestare maggiore attenzione), e poi si supera un ponticello di legno per rientrare così su Piedilama, seguendo le indicazioni della segnaletica.
Quella di Piedilama è l’unica zona rossa presente lungo l’anello. Nell’attraversare questi 300 m evitare assolutamente di uscire dal percorso descritto sul sito, evitare di scattare foto, seguire la segnaletica presente (bandierine bianco-rosse) e la traccia GPS che permettono di attraversare l’area in sicurezza senza avvicinarsi agli edifici.
Una volta superata la zona rossa di Piedilama si raggiunge nuovamente la SP89 che nell’ultimo tratto porta alla zona SAE.ù
La descrizione dell’itinerario è liberamente tratta da “Monte Ceresa – Guida escursionistica” a cura della Sez. CAI di Ascoli Piceno (pg. 48-49-50).
Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. La “Sez. CAI Ascoli” e “Arquata Potest” si scusano per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDONO DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.
Tempistica: 2h 15m
Distanza: 8,7 km
Dislivello: 417 m
Quota minima: 818 m
Quota massima: 1253 m
Segnaletica presente: Sì
Sentieri: n° 555-503-552