ANELLO CAMARTINA – FORCA DI PRESTA
Il ruolo strategico militare della Rocca, che controllava direttamente l’importantissima via Salaria dove “…passeranno tutte le migrazioni etnografiche, tutte le carovane di commercio, tutti gli eserciti che maggiormente contribuiranno alla storia della civiltà italica, dall’età degli Aborigeni al Medio Evo…” (Castelli), faceva troppo gola alle città rivali e giustificava il grande spargimento di sangue.
Tra Norcia ed Arquata erano due le vie di comunicazione: quella che passava attraverso Forca Canapine e quella più a Nord, che attraversava Forca di Presta e scendeva direttamente sulla Rocca. La seconda, antichissima, è l’oggetto di questa escursione.
Quando la strada per Forca di Presta era poco più di un sentiero, i primi escursionisti passavano di qui per raggiungere il Vettore. Con l’apertura della strada, il sentiero rimase appannaggio di pochi amatori, generalmente escursionisti maturi e incalliti che, transitando per Forca ed accingendosi a proseguire, rivolgevano sguardi di sufficienza a quelli che vi giungevano comodamente seduti sulle loro auto.
Poi è stata aperta la pista che dall’acquedotto (La Botte) continua fino alla strada alta ed il sentiero ha perso ancora utenti minacciando seriamente di richiudersi. Ve lo proponiamo perché percorre un versante boscoso del tutto trascurato, perché sarà grande la suggestiva apparizione degli incredibili altopiani di Castelluccio, una volta che ve li sarete guadagnati, perché, infine, è un’ottima soluzione quando in alto c’è neve, vento forte o cattivo tempo.
ITINERARIO:
SALITA (sentiero 103 + 107)
Parcheggiato il mezzo presso l’area SAE di Borgo1 (provvista di un bar e un generi alimentari), si parte superando il campetto sportivo raggiungendo il bivio al quale occorre voltare a sinistra.
Si procede lungo la strada che vi farà attraversare l’abitato di Borgo d’Arquata, il quale sorge lungo l’Antica Salaria (oggi SP129).
Dopo circa 500 m al bivio occorre andare ancora a sinistra e poi, superata una fontanella, voltare a destra, seguendo le indicazioni per la frazione Camartina.
Dalla piazzetta di Camartina si prosegue dritto mantenendo il corso d’acqua sulla sinistra fino a superarlo su un ponticello, dove l’asfalto lascia il posto allo sterrato.
Poche centinaia di metri più avanti, al primo bivio:
– si può voltare indifferentemente a destra, seguendo la traccia GPS lungo un itinerario più breve, ma anche più ripido e assai meno panoramico;
– oppure a sinistra attraversando i magnifici castagneti della zona: in questo caso la frangifuoco comodamente raggiunge “La Botte”, una bella area di sosta a 1000 metri di altezza con acqua freschissima (che riforniva Arquata capoluogo prima della realizzazione dell’Acquedotto del Pescara), situata a breve di distanza.
Si continua a salire lungo il sentiero 107 nei pressi dei ruderi dell’antica “Casa del Conte Gallo” (un ex-casolare di caccia): qui i 2 sentieri del bivio precedente si incontrano di nuovo, per continuare lungo la frangifuoco in direzione Fonte Cappella e Forca di Presta.
Dopo circa 800 metri ignorare il sentierino che sale sulla sinistra: mantenere la strada principale.
La strada continua a salire con leggera pendenza, permettendo ampi scorci sui Monti della Laga, mentre ci si avvicina sempre di più alle scenografiche pendici del Monte Vettore (2478 m).
Dopo poco più di 1 km, ad un’altezza di m 1220, una curva a gomito mostra sulla sinistra il bivio con una sbarra in direzione di Fonte Cappella, mentre andando a destra si va verso Colle del Quarto (località anche denominata “Picchio 7”, a 1280 m: spettacolare balcone naturale sulla Vallata del Tronto e le catene circostanti, in passato utilizzato come punto di avvistamento antincendi).
Si volta perciò a sinistra verso Fonte Cappella (ignorando Colle del Quarto), dove si giunge dopo circa 100 m per una piacevole sosta con rifornimento d’acqua.
Da Fonte Cappella occorre continuare lungo il sentiero 103 che sale nel bosco a sinistra della fonte. Si prosegue dritti tenendosi a destra del fosso e poi risalendo a sinistra ad uno stazzo fino a prendere il sentiero che taglia pressoché orizzontalmente verso sinistra il lungo versante.
Continuare per questo fino quando risale prima di una crestina con boccette e porta alla strada asfaltata in corrispondenza di Forca di Presta (1536 m, 1 ora).
DISCESA:
(Sentiero G.A.S. + 104)
Per la strada da Forca di Presta si raggiunge tramite il G.A.S. (Grande Anello dei Sibillini) il rifugio A.N.A. degli Alpini (oggi chiuso per via del terremoto).
Da qui imboccare il “Sentiero per tutti”.
Superato il Rifugio diventa visibile una villetta situata a valle. Circa 200 metri prima di raggiungerla, seguire le paline a sinistra che inizialmente costeggiano la strada. Si scende così su ampie radure dove si palesa un sentiero che interseca tutto il versante. La pista in questione a volte scompare tra l’erba, fino a incrociare la vallata denominata Buco d’Urie, per poi procedere in direzione del versante più esposto. A questo punto proseguire verso destra a tagliare di nuovo il pendio, superando prima un bosco e poi un piccolo fosso, per poi tornare su una radura. Da qui l’itinerario si sviluppa in piano, accompagnato da grandi esemplari di faggio, per poi passare nei pressi di un casale in pietra, prima di voltare a sinistra verso un ampio prato. Rimanendo al centro del percorso, si entra nella macchia nel punto dove sono presenti degli omini di pietra (piccoli ammassi di pietre bianche): da qui il tracciato risulta essere ben visibile.
Una volta lasciato il bosco, occorre scendere lungo la cresta e, mantenendo la destra, si raggiunge infine la Fonte Le Trocche (1300 m). Da qui imboccare una delle tracce presenti per altri 200 metri fino al pendio che mena verso una cresta più piccola, in evidenza rispetto alla macchia che si sviluppa in prossimità.
A questo punto tenere la sinistra, immettendosi sull’evidente sentiero che con una certa pendenza scende lungo il colle della Vena dei Corvi. Ai piedi di un grosso masso sulla destra il tracciato risulta meno evidente: rimanere sulla cresta nel bosco su cui invece il percorso è ancora bene in vista, sebbene abbastanza ripido, fino a quando lo stesso, dopo diversi passaggi nella macchia, non raggiunge di nuovo la comoda frangifuoco del sentiero 107.
A questo punto occorre prendere a destra al primo bivio continuando a scendere (in alternativa, se si volesse fare rifornimento d’acqua, salendo a sinistra lungo il 107 si arriva in un quarto d’ora a ”la Botte”, un’area pic-nic, ideale per una sosta, a 1000 m. di altitudine, dove è situata l’omonima sorgente che anticamente riforniva l’acqua ad Arquata capoluogo).
Al bivio successivo, invece, si volta a sinistra per scendere nuovamente in direzione Camartina.
NOTE:
Consigliamo di seguire il percorso da noi proposto (in salita lungo i sentieri 103 + 107 e in discesa lungo il G.A.S. + 104) per 2 motivi:
– innanzitutto il 104 presenta alcuni tratti con maggiore pendenza: pertanto meglio affrontarli in discesa.
– inoltre la segnaletica verticale già presente, NON installata da noi negli anni passati, potrebbe trarre in inganno in un paio di punti per via delle informazioni fornite (problematica che non vi condizionerà se seguirete il percorso proposto da noi).
Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.
Tempistica: 5h 10m
Distanza: 13,5 km
Dislivello: 904 m
Quota minima: 653 m
Quota massima: 1557 m
Sentieri: n° 103-107-G.A.S.-104
Segnaletica presente: Sì
traccia GPS
ATTIVITA’ VICINE
Borgo ◦ 333.3269594
Borgo ◦ 349.5243960
Forca di Presta ◦ 328.0463947 ◦ sito💻
Borgo ◦ 349.3704083 (pernottamento in autogestione)