ANELLO DI FAETE
(FAETE – CHIESA MADONNA DELLA NEVE – MONTE CIVITA – SPELONGA – FAETE)
Questo circuito ad anello vi permetterà sia di percorrere una parte del sentiero recuperato da Arquata Potest nel giugno 2016, sia di esplorare i percorsi già presenti sopra il Monte Civita (1.049 mslm) che collegano le frazioni di Faete e Spelonga.
Il tracciato passa accanto alla “Chiesa della Madonna della Neve” (878 m), gioiello situato fuori dalla frazione di Faete, incastonato tra castagneti secolari e circondato dal fascino dei Monti della Laga.
L’itinerario proposto risulta essere particolarmente interessante anche per via dell’eccezionale panoramica offerta dalla sommità del Monte Civita, da cui sarà possibile spaziare a 360° sui principali gruppi montuosi della zona: dal Monte Vettore (il rilievo più alto dei Sibillini), scendendo verso la valle del Tronto ed il gruppo del Monte Ceresa, e dal lato opposto sui Monti della Laga, i Monti Gemelli ed il gruppo del Gran Sasso.
Itinerario particolarmente interessante, per il quale è necessario fare una precisazione in più: poiché attraversa dei castagneti nel primo tratto, una volta giunto nei pressi di Faete, si specifica che detti castagneti rappresentano una risorsa vitale per i loro proprietari. Pertanto, per rispetto verso la montagna e le sue genti, si pregano i visitatori di restare sul percorso segnato, di non raccogliere castagne, marroni o ricci lungo il tracciato e di limitarne la frequentazione nel mese di ottobre (periodo della raccolta).
ITINERARIO:
Lasciato il mezzo a Faete, più precisamente nei pressi del campo di calcetto situato lungo la SP20 tra Trisungo e Spelonga, si inizia a salire sulla sinistra attraversando prima l’area SAE e successivamente il paese.
L’itinerario prosegue lungo l’evidente strada principale che sale verso Est (imboccando il sentiero 310) per raggiungere la “Chiesa della Madonna della Neve”, situata poco sopra l’abitato.
Nei pressi della Chiesa, lasciare la strada principale imboccando invece il tracciato che sale deciso sulla destra, attraversando alcuni castagneti e noceti in direzione della vetta del Monte Civita.
Una volta raggiunta la sommità, che appare come una grossa radura scoperta, la vista si aprirà a 360° intorno a voi, mentre alcune vecchie capanne dei pastori fanno da testimone al panorama mozzafiato.
A questo punto proseguire il tracciato lungo la strada tracciata dai mezzi agricoli in fase di discesa, alternandovi tra boschi e prati fino a raggiungere Spelonga, e più precisamente il piazzale antistante il Circolo Lepanto.
Arrivati nella piazza, dove è situata la Chiesa di Sant’Agata, si prosegue verso il basso (in direzione nord) lungo la strada principale del paese fino a lasciare le ultime case nei pressi della SP20 Trisungo-Colle.
Raggiunta la SP20, sul lato opposto della strada troverete l’imbocco del sentiero, segnalato da un vistoso cartello in legno, che invita ancora a scendere verso il basso. Dopo aver percorso circa 800 m in discesa, occorrerà prestare attenzione alla segnaletica orizzontale che indicherà il momento in cui sarà opportuno voltare a destra in direzione di Faete, proseguendo l’itinerario nella sua parte più pianeggiante.
La prima parte del tracciato che scende da Spelonga è piuttosto ripida in alcuni tratti, e a volte anche scivolosa: occorre pertanto prestare attenzione. Gli escursionisti che lo frequenteranno, tuttavia, saranno ampiamente ripagati dalla presenza di stupendi muretti a secco, spesso presenti su entrambi i lati del sentiero, che in alcuni punti raggiungono i due metri di altezza. Il tutto è arricchito da alcuni tratti di selciato ancora ben conservati che aiutavano il passo degli animali da soma in antichità.
Quando, fino agli anni cinquanta, non esisteva ancora la S.P. “Trisungo – Colle d’Arquata”, questi percorsi avevano rappresentato per secoli le uniche vie di comunicazione e gli abitanti del posto erano obbligati ad inviare 3-4 volte all’anno diversi membri della famiglia a ripristinarne i tratti compromessi.
Dopo aver attraversato un ultimo castagneto, la strada diventa brecciata nel tratto finale, fino ad arrivare nuovamente al punto di partenza, passando davanti alla Chiesa di San Matteo.
Si avvisano gli escursionisti della possibilità che alcuni tratti dei sentieri non risultino talvolta adeguatamente ripuliti (specialmente per via della ricrescita della vegetazione) e/o non adeguatamente segnati. “Arquata Potest” si scusa per eventuali disagi specificando in ogni caso che NON RISPONDE DI ALCUN TIPO DI RESPONSABILITA’, che rimane in via esclusiva in capo ai singoli escursionisti e frequentatori dei sentieri in questione.
Tempistica: 1h 50m
Distanza: 5,6 km
Dislivello: 300 m
Quota minima: 790 m
Quota massima: 1090 m
Sentieri n° 310 – 301 – 311
Segnaletica presente: Sì